L’ESTATE DI SAN MARTINO 2015
XX^ PREMIO CITTA’ DI SAN MINIATO AL TEATRO AMATORIALE
Sala Congressi Hotel San Miniato
26 OTTOBRE – 1 NOVEMBRE 2015
PROGRAMMA – INGRESSO GRATUITO
Lunedì 26 Ottobre – Ore 21,30
“TROIANE”
di Euripide
Associazione Culturale “Arte Povera” – Mogliano Veneto – Treviso
Regia: Francesco Boschiero
Compagnia segnalata dal Festival Nazionale “Stella d’Oro” – Allerona – Terni
Le “Troiane”, considerata la prima opera antimilitarista della storia del teatro, evidenzia la centralità del punto di vista dei vinti e non dei vincitori. La fitta trama di soprusi (violenze psicologiche e vessazioni compiute dai vincitori verso l’universo femminile) è pronta a travalicare la classicità fino a giungere dritta ai giorni nostri.
Un testo scritto nel 415 a.C. ma ancora tristemente attuale: la città di Troia è caduta.
Gli uomini troiani sono stati tutti uccisi e le donne devono essere assegnate come schiave ai vincitori. Cassandra viene donata ad Agamennone, Andromaca a Neottolemo ed Ecuba ad Odisseo. Cassandra predice le disgrazie che attenderanno lei stessa e il suo nuovo padrone una volta tornati in Grecia ed il lungo viaggio che Odisseo dovrà subire prima di rivedere Itaca. Andromaca subisce una sorte terribile, poiché i greci decidono di far precipitare dalle mura di Troia Astianatte, il figlio che la donna aveva avuto da Ettore.
In un’alba livida, le donne troiane sopravvissute, dopo una tragica notte, confrontano il proprio passato glorioso con il lutto presente e il futuro orribile.
www.teatro-arte-povera.com
Martedì 27 Ottobre – Ore 21,30
“IL MALATO IMMAGINARIO”
di Molière
Associazione “Progetto Teatro” – Pistoia
Regia: Monica Menchi
Compagnia segnalata dalla U.I.L.T. (Unione Italiana Libero Teatro) – Toscana
Il Malato Immaginario è una comédie-ballet scritta nell’ultimo anno di vita del commediografo francese Molière. Il Protagonista, Argante, è un borghese benestante la cui vita è permeata dalla fede nelle malattie.
Una fede che lo rende dispotico ed egoista e che gli fa considerare nemici tutti coloro che osano dubitare del suo stato. Argante è un uomo sano e malato a metà; adulto e infantile a metà.
“È meglio temere di essere malati, piuttosto che accettare, una volta per tutte, di esserlo”. Argante sembra difendere il suo piccolo spazio vitale, non sa rassegnarsi all’idea che la vita sia una realtà mortale che attraversiamo da adulti. Finché esistono medici, esiste anche l’ illusione che il futuro di un’esistenza malata non sia la morte, ma un’ipotetica vita da sani. Così la morte viene ingannata, raggirata. Ingannando la morte, Argante inganna la malattia. Allora potremmo anche divertirci a cambiare il titolo in “ Immaginario Malato ”, visto che nel XVIII secolo, in Francia, il termine “immaginario” significava “pazzo”. Tutti potremmo essere dei malati immaginari nel nostro piccolo mondo. In fondo si tratta solo di una forma di pessimismo.
www.progetto-teatro.it/monicamenchi.htm
Mercoledì 28 Ottobre – Ore 21,30
“PORTA CHIUSA”
di J. P. Sartre
Associazione “Sipario Aperto” – Firenze
Regia: Antonio Rugani
Compagnia segnalata dal T.A.I. (Teatro Amatoriale Italiano) – Toscana
“L’inferno sono gli altri”. Non c’è via d’uscita: i tre personaggi constatano che la porta della finzione scenica non è affatto sbarrata, è normalmente aperta, ma subito la richiudono angosciati. Un’impotenza a comunicare, a incontrarsi, ma anche il sentire la necessità vitale di stare insieme.
“Coscienze morte, morti viventi intrappolati nelle abitudini e in una falsa libertà di scelta di vita”. In una prigionia mentale, i tre personaggi chi sono? Dei sequestrati…, dei deportati… o dei sopravvissuti… una condizione che comunque non ha niente di estremo; non è al limite, ma si svolge in un’apparente normalità quotidiana e questo diventa il paradosso più inquietante.
Giovedì 29 Ottobre – Ore 21,30
“TWENTYONE”
di M. A. Greco
Compagnia “I Cattivi di Cuore” – Imperia
Regia: Gino Brusco
Compagnia segnalata da “Vetrina Teatro” – Castelfranco di Sotto – Pisa
L’intenso monologo, prende le mosse da una storia vera della nostra terra, di una madre coraggiosa che ha saputo affrontare con determinazione e forza la sua speciale maternità.
Uno spettacolo sulla diversità, sulle difficoltà di essere madre di una creatura affetta da Sindrome di Down, trisomia 21. Il punto di vista di una donna che ha voluto lottare per dare a sua figlia nuove possibilità di vita nella sua diversità.
Una donna che ha combattuto contro la cecità dei protocolli medici e la rigidezza delle categorie scientifiche; una donna che racconta la sua esperienza, le sue gioie, le sue scoperte, gli schiaffi presi dall’ipocrisia, dall’intolleranza, dell’emarginazione. Una donna che scivola nel silenzio delle incertezze e della stupidità umana e che accoglie l’unica verità possibile: quella della vita.
Un percorso di fede e di speranza, ma soprattutto di dubbi e domande che portano alla sospensione del giudizio.
www.cattividicuore.it
Venerdì 30 Ottobre Ore 21,30
“REALITY SHOW”
di R. Birindelli
Compagnia Teatrale “Teatro Studio” – Pisa
Regia: Roberto Birindelli
Compagnia segnalata dalla F.I.T.A. (Federazione Italiana Teatro Amatoriale) – Toscana
Reality show è una specie di “grande fratello” che vede protagonisti i membri di una famiglia ripresi nella loro casa, nella loro quotidianità; c’è un presentatore, una semplice pedina e c’è un regista, quasi un deus ex macchina, il quale detta le regole del gioco. Quando la telecamera è spenta o presunta, tale il gioco si fa a carte scoperte e allora scaturiscono situazioni tragicomiche in una continua osmosi tra vita reale e fiction. All’interno del nucleo familiare c’è chi è patologicamente proteso alla ricerca del successo e della visibilità mediatica, mentre c’è chi non vuole farsi contagiare da questo virus e viene emarginato. Ma l’emarginazione più totale ed emblematica è quella di chi rifiuta il mondo e il suo condannarsi al silenzio e all’annientamento, il tutto sotto gli occhi indiscreti e impietosi delle telecamere del Reality, una macchina infernale che fagocita ogni cosa in nome dello show business.
L’autore vuole solo presentare l’uomo nella sua dicotomia di grandezza e miseria perché, come diceva Shakespeare “In ogni eroe c’è un momento di debolezza così come in ogni debole c’è un momento di grandezza”
Sabato 31 Ottobre – Ore 21,30
“CYRANO DE BERGERAC…IN SALSA COMICA
di L. Corengia
Compagnia Teatrale “Ronzinante” – Merate – Lecco
Regia: Lorenzo Corengia – Emiliano Zatelli – Valentina Bucci – Giuliano Gariboldi
Compagnia segnalata da “Teatrika” Festival Nazionale di Teatro Amatoriale
Castelnuovo Magra – La Spezia
“Spadaccino terribile e tenerissimo amante, pronto alle bravate più temerarie come ai più grandi gesti di generosità. Il romantico Cirano, dal grottesco naso e dal cuore puro sarà l’indimenticabile protagonista di una delle più popolari opere teatrali di tutti i tempi”.
Questa è una delle frasi iniziale che il capocomico utilizza per presentare l’opera di Rostand. Nulla di comico fin qui, appunto: fin qui!. Il povero Cyrano si troverà a interloquire con una serie di personaggi: De Guiche, Cristiano, Rossana, D’Artagnan etc.. che renderanno ogni scena, oltre che comica, imprevedibile.
La trama segue fedelmente la struttura del testo originale, ma viene continuamente punzecchiata da imprevisti ed equivoci grotteschi. Inimmaginabile il cosà potrà succedere nella scena del balcone tra Rossana e i due pretendenti o da quale malattia del linguaggio sia affetto Cristiano o ancora cosa provoca la sbadataggine del nostro Cyrano nel manovrar la spada.
www.ronzinante.org
Domenica 1 Novembre – Ore 21,30
“ABISSO”
da H. C. Andersen
“Centro di Teatro Internazionale”- Firenze
Regia: Olga Melnik
(Fuori concorso)
“Vorrei essere come l’acqua che si lascia andare,che scivola su tutto, che si fa assorbire, che supera ogni ostacolo finché non raggiunge il mare e lì si ferma a meditare per scegliere se esser ghiaccio o vapore, se fermarsi o se ricominciare…”
Fiaba per bambini e adulti che hanno ancora voglia di purezza… si parla di amore, rispetto e cattive abitudini.
Ci sono le ninfe dell’acqua che amano il proprio regno, lo custodiscono, lo proteggono, mentre gli uomini, lo offendono, lo invadono e lo sfruttano. Il conflitto che ne verrà fuori porterà a sviluppi entusiasmanti, la possibilità di conoscere qualcosa di misterioso e impensabile, la ribellione della natura all’uomo.
L’amore sarà il filo conduttore, l’amore quello puro che genera rispetto per quello che la natura ci ha donato, l’amore tra sorelle, l’amore tra esseri differenti.
L’amore che spinge a voler esser grati per il grande dono dell’acqua
www.centroteatro.it